L'elaborato "Verifiche dell'intervento di miglioramento", come anche la "Scheda tecnica di accompagnamento al progetto", citati nel verbale della Conferenza dei servizi, risultano strettamente collegati al finanziamento e sono stati richiesti dalla Regione Marche. Si provvede comunque a pubblicarli come richiesto. L'elaborato "Verifiche dell'intervento di miglioramento" , riporta semplicemente gli indici riassuntivi (indicati nella risposta al quesito n. 12) della prestazione sismica globale del fabbricato a dimostrazione del miglioramento ottenuto, trascritto (tra l’altro) all’interno di un format riferibile al Terremoto Marche-Umbria del 1997 (al quale il finanziamento del presente progetto fa ancora riferimento).

Il livello di miglioramento sismico prospettato dal progetto è stato discusso (e in parte limitato, anche con riferimento al suo valore raggiunto) dal confronto con l'ufficio della Regione Marche preposto al rilascio del contributo finanziario, in quanto parametro da non eccedere per non avvicinarsi troppo all'adeguamento, altrimenti non finanziabile.

E' altresì vero che alcune soluzioni di intervento derivano dal confronto preliminare che, per quanto speditivo nelle more dei tempi progettuali concessi, ha riguardato in primis la Soprintendenza addetta alla supervisione del bene, che ha limitato alcuni interventi ed alla quale dovranno essere sottoposte in anticipo tutte le eventuali proposte a differenziazione rispetto a quelle approvate.

Tornando al criterio ed alla dimostrazione del soddisfacimento delle verifiche di calcolo di quanto progettato, vengono pubblicati gli elaborati di calcolo che meglio chiariscono l'approfondimento raggiunto con riferimento al corpo murario e, in aggiunta, ai nuovi solai in acciaio (come da richiesta).

Le modellazioni pubblicate costituiscono una parte di quelle sviluppate, con riferimento a diverse ipotesi di valori di alcuni parametri e di disposizione di alcuni elementi di rinforzo. Hanno perseguito tutte, comunque, la stessa finalità progettuale, con restituzione di valori all’interno di un range sufficientemente ristretto.

Il dimensionamento di alcuni elementi di rinforzo inseriti (es. cerchiature in acciaio, rinforzo delle colonne del porticato) deriva direttamente dal loro contributo alla prestazione del modello globale verificato nello stato di progetto.

Per altri può derivare, più semplicemente, anche da logiche sostitutive di elementi già presenti, pur valutati sempre nel loro contributo alla prestazione globale.

E' possibile che alcune posizioni di interventi, tipo ad es. le stesse cerchiature in acciaio di aperture proposte proprio come intervento localizzato e "rilocalizzabile", potranno essere riviste con riferimento alla “spezzatura” temporale richiesta al cantiere, piuttosto che in derivazione di altre questioni legate alla logistica dello stesso, anche in funzione di richieste di utilizzo parziale dell’edificio.

E' sicuro, infine, che ulteriori questioni di dettaglio relative alle specifiche costruttive di cantiere di alcuni interventi, pur mantenuti nella loro filosofia di inserimento e nella tipologia realizzativa, vadano meglio riviste in concomitanza con le modalità di fornitura e movimentazione dei materiali (ad es. la spezzatura delle travi in acciaio dei nuovi solai, indicata “genericamente” in mezzeria con riferimento al disegno -di utilità per la comprensione della tipologia di giunzione preferibile- piuttosto che in una più favorevole doppia spezzatura più prossima ai vincoli, utilizzata nei calcoli).

Altre questioni saranno rimesse, in conclusione, alla conoscenza definitiva derivante dalle attività di cantiere, finalizzate a rimuovere l'ultima quota percentuale di incertezze o di errori derivanti dal rilievo che la struttura ancora ci riserva.

In conclusione, è pertanto ammissibile una proposta migliorativa di carattere strutturale che, tenendo in conto di tutto quanto sopra, non ecceda nel proporre un valore troppo distante dal livello finora raggiunto e accettato (anche legato, per quanto non detto, ad un concetto di "sobrietà" degli interventi strutturali su richiesta esplicita della Regione) pur se in avvicinamento all'adeguamento sismico di edificio esistente (e tutelato) ai sensi delle NTC2018, e che permetta soprattutto una rapida revisione con gli enti preposti alla sua approvazione che si ricorda, in aggiunta al Comune di Senigallia, sono la Regione Marche e la Soprintendenza, oltre alla eventuale necessità di nuovo interessamento di VVF e ASUR (già coinvolte di diritto esse stesse, pur se non citate esplicitamente sopra). 

La eventuale sostituzione degli UPN nelle varie facciate con i capochiave, pur valutata con la Soprintendenza e accettabile dalla stessa, si porta dietro la necessità (come evincibile dal disciplinare) del "restauro" -come minimo- della fascia di paramento faccia-vista attualmente coperta dagli UPN preesistenti. Questo, ulteriormente, può comportare in cascata "l'obbligo" di procedere con lo stesso trattamento per le restanti superfici dei paramenti, pena la leggibilità dell'intervento. Per tale esecuzione, inoltre, sarebbe richiesta una estensione aggiuntiva dei ponteggi rispetto a quelli attualmente previsti.

Tutte queste lavorazioni, come evidente, non fanno parte del progetto.

La proposta migliorativa suggerita, pertanto, si limita alla eventuale implementazione di tale lavorazione solo su una facciata, più significativa e dove il ponteggio è già maggiormente esteso.

Nell'elaborato di spiegazione della logica di tale intervento alternativo già mostrato alla Soprintendenza (e pubblicato in risposta al quesito n. 9), oltre ai capochiavi è anche suggerito un intervento integrativo costituito da cuciture armate (a scomparire ...) che confinino il paramento esterno ancorandolo nello spessore murario in corrispondenza dei solai, proprio in sostituzione funzionale all'effetto di confinamento altrimenti dato dagli UPN.

Con riferimento all'ultima parte della domanda, si rimanda alla lettura della risposta al quesito n. 13.